Forums / Appunti lezioni / LESSONS / LE MATERIE PLASTICHE
lavoro in rete delle classi seconde 2011-2012
 
Author Message
admin

Administrators

Online status

92 posts

#122   28-04-12 09:53 GMT+1 hour      
In questa sezione gli allievi delle classi seconde scriveranno i risultati delle loro ricerche sulle MMPP
isacody



Online status

posts

#123   28-04-12 09:56 GMT+1 hour      
siamo dulmin,pardi e contiero e scriveremo le informazioni sul PE.


Il polietene (più comunemente chiamato polietilene)è il più comune fra le materie plastiche.

Viene spesso indicato con la sigla "PE".Ha formula chimica (-C2H4-)n dove n può arrivare fino ad alcuni milioni.

Il polietilene è una resina termoplastica, si presenta come un solido trasparente o bianco- con ottime proprietà isolanti e di stabilità chimica. E' una delle materie plastiche più economiche; gli usi più comuni sono come isolante per cavi elettrici, film per l'agricoltura, borse e buste di plastica, contenitori di vario tipo, tubazioni, strato interno di contenitori asettici per liquidi alimentari e molti altri.


Il polietilene è stato sintetizzato per la prima volta x sbaglio dal chimico tedesco Hans von Pechmann nel 1898. I suoi colleghi Eugen Bamberger e Friedrich Tschirner analizzarono la sostanza bianca simile a cera sulle pareti del contenitore e scoprirono che conteneva delle lunghe catene di -CH2-, decisero di chiamare questa sostanza polimetilene.
:

La prima sintesi industriale fu scoperta (ancora accidentalmente) da Eric Fawcett e Reginald Gibson nel 1933. La prima tonnellata di materiale dimostrò che questo aveva qualità impareggiabili come isolante elettrico, e nell'agosto del 1939 iniziò la produzione industriale. Finita la guerra il polietilene rischiò di scomparire dai prodotti della ICI, ma i risultati delle ricerche su possibili nuove applicazioni dimostrarono che il polietilene era un materiale assai più versatile di quanto si fosse pensato.
fatto da isacody da casa!!!!!!!!!!

This post was edited by isacody (17-05-12 09:36 GMT+1 hour, ago)
edo99



Online status

posts

#124   28-04-12 09:57 GMT+1 hour      
siamo Loni e Bianco e qui scriveremo le informazioni sul polistirene.


IL POLISTIRENE (PS)


Il polistirene (chiamato anche impropriamente polistirolo) è il polimero dello stirene.
È un polimero termoplastico.
Il polistirene espanso si presenta in forma di schiuma bianca leggerissima, spesso modellata in sferette o chips, e viene usato per l'imballaggio e l'isolamento.


Storia

Il polistirene fu scoperto per la prima volta nel 1839 da Eduard Simon, uno speziale berlinese. Dalla resina del Liquidambar orientalis distillò una sostanza oleosa, un monomero che chiamò styrol, dal nome tedesco della resina Styrax. Alcuni giorni dopo, notò che il monomero si era trasformato in una gelatina e le attribuì il nome di Styroloxyd (ossido di stirene), pensando che fosse un prodotto di ossidazione. Nel 1845 i chimici John Blyth e August Wilhelm von Hofmann dimostrarono che la stessa trasformazione dello stirene poteva avvenire in assenza di ossigeno; chiamarono la loro sostanza metastirene e fu dimostrato successivamente che la sostanza era identica allo Styroloxyd. Nel 1866 Marcellin Berthelot identificò correttamente il processo come una reazione di polimerizzazione.

Proprietà

E' trasparente, duro e rigido, possiede discrete proprietà meccaniche ed è resistente a molti agenti chimici acquosi. È un ottimo isolante elettrico per condensatori, ed è praticamente anigroscopico.
Può essere facilmente colorato, sia con tinte lucide che opache. L'aggiunta del colore può essere fatta al momento dello stampaggio oppure prima.


Applicazioni

Il polistirene viene usato in molti settori applicativi per le sue proprietà meccaniche ed elettriche.
Il polistirene è inoltre utilizzato come materiale per la creazione di modelli al posto della cera nei processi di fonderia detti a microfusione (lost foam).
È anche largamente utilizzato per i sistemi di isolamento a cappotto, in particolare viene utilizzato l'EPS 120 in pannelli di diverso spessore e diverse dimensioni.


Polistirene Espanso Sinterizzato (EPS)

Trattando granuli di polistirene con acqua e pentano e, successivamente, con vapore, si ottengono sferette di schiuma di polistirolo che vengono pressate e sinterizzate a formare blocchi di pallini di EPS.

XPS polistirene espanso estruso (continuo)

I granuli di polistirene vengono immessi in un estrusore a vite senza fine dove vengono fusi, si insuffla gas in pressione, e il fuso esce nella forma voluta attraverso una trafila posta in testa all'estrusore.
L'espanso trova ampio uso nella produzione di imballaggi. Inoltre, essendo un isolante termico è molto usato in edilizia per l'isolamento degli edifici e nella realizzazione di pannellature sandwich isolanti o per il cosiddetto "isolamento a cappotto".




Imballaggio in polistirene


Lastra di polistirene espanso.


Una lastra di polistirene spessa circa 1 cm attraversata dalla luce solare.

This post was edited by edo99 (04-05-12 18:19 GMT+1 hour, ago)
Guardia



Online status

posts

#125   28-04-12 09:58 GMT+1 hour      
noi siamo Leoncini e Demi
e scriveremo le informazioni sul polipropilene isotattico

IL MOPLEN
Il polipropilene isotattico(nome commerciale: Moplen) fu scoperto negli anni cinquanta dal chimico imperiese Giulio Natta. L'invenzione, insieme a tanti altri brevetti, valse a Natta il premio Nobel per la chimica del 1963.
Moplen è stato il marchio registrato di una nota materia plastica, il polipropilene isotattico (indicato chimicamente con la sigla PP-H)

CARATTERISTICHE DEL MOPLEN:
-buona resistenza meccanica
-basso costo di produzione
-è una resina termoplastica
-deriva dai monomeri del propilene o dell’etilene

APPLICAZIONI
Utilizzo casalingo:
-Vasche
-Secchi
-Scolapasta
Utilizzo idrosanitario:
-Tubi di scarico
-Sifoni



This post was edited by admin (17-11-15 23:03 GMT+1 hour, ago)
anales



Online status

posts

#126   28-04-12 09:58 GMT+1 hour      
siamo Maglio e Biagioni e quì scriveremo le informazioni su HDPE

IL POLIETILENE

Il polietene (più comunemente noto come polietilene) è il più semplice dei polimeri sintetici ed è il più comune fra le materie plastiche.
Viene spesso indicato con la sigla "PE". La sua formula chimica é (-C2H4-)n dove n può arrivare fino ad alcuni milioni. Le catene possono essere di lunghezza variabile e più o meno ramificate.
Il polietilene è una resina termoplastica, si presenta come un solido trasparente (forma amorfa) o bianco (forma cristallina) con ottime proprietà isolanti e di stabilità chimica, è un materiale molto versatile ed una delle materie plastiche più economiche; gli usi più comuni sono come isolante per cavi elettrici, film per l'agricoltura, borse e buste di plastica, contenitori di vario tipo, tubazioni, strato interno di contenitori asettici per liquidi alimentari ("Tetra Brik Aseptic") e molti altri.

STORIA
Il polietilene è stato sintetizzato per la prima volta accidentalmente dal chimico tedesco Hans von Pechmann nel 1898, mentre riscaldava del diazometano. I suoi colleghi Eugen Bamberger e Friedrich Tschirner analizzarono la sostanza bianca simile a cera sulle pareti del contenitore e scoprirono che conteneva delle lunghe catene di -CH2-, decisero di chiamare questa sostanza polimetilene.
La prima sintesi industriale fu scoperta (ancora accidentalmente) da Eric Fawcett e Reginald Gibson alla ICI Chemicals nel 1933. Il polietilene si era formato applicando una pressione di diverse centinaia di atmosfere su un contenitore contenente etilene e benzaldeide, anche stavolta notarono un materiale simile a cera sulle pareti del contenitore. La reazione era stata tuttavia innescata da tracce di ossigeno contenute nel contenitore e non fu possibile replicarla con successo fino al 1935, quando un altro chimico ICI, Michael Perrin, sviluppò una sintesi industriale riproducibile per la sintesi del polietilene a bassa densità (LDPE). La prima tonnellata di materiale dimostrò che questo aveva qualità impareggiabili come isolante elettrico, e nell'agosto del 1939 iniziò la produzione industriale, che fu interamente assorbita dalle necessità belliche (in particolare nelle tecniche collegate al radar).[1] Finita la guerra il polietilene rischiò di scomparire dai prodotti della ICI, ma i risultati delle ricerche su possibili nuove applicazioni dimostrarono che il polietilene era un materiale assai più versatile di quanto si fosse pensato.

Ecco un esempio di una tanica di benzina in HDPE:


This post was edited by anales (10-05-12 09:40 GMT+1 hour, ago)
prospero



Online status

posts

#127   28-04-12 10:01 GMT+1 hour      
sono Prosperini e qui scriverò le informazioni sul PMMA

IL POLIMETILMETACRILATO
Il nome commerciale del Polimetilmetacrilato è Plexiglass.

Il polimetilmetacrilato (in forma abbreviata PMMA) è una materia plastica formata da polimeri del metacrilato di metile, estere dell'acido metacrilico.
Chimicamente, è il polimero del metacrilato di metile. Nel linguaggio comune il termine metacrilato si riferisce generalmente a questo polimero.




QUESTA IMMAGINE RAPPRESENTA UN 'UTILIZZAZIONE DEL PMMA E LA SUA STRUTTURA MOLECOLARE VISTA AL MICROSCOPIO(CREDO)


STORIA E PROPRIETA'

Questo materiale fu sviluppato nel 1928 in vari laboratori e immesso sul mercato nel 1933 dall'industria chimica tedesca Röhm.
Di norma è molto trasparente, più del vetro, al punto che possiede caratteristiche di comportamento assimilabili alla fibra ottica per qualità di trasparenza, e con la proprietà di essere più o meno in percentuali diverse, infrangibile a seconda della sua "mescola".
Il PMMA è spesso usato in alternativa al vetro. Alcune delle differenze tra i due materiali sono le seguenti:
-densità di 1,19 g/cm3, circa la metà di quella del vetro;
-le lastre possono essere prodotte per estrusione o per colatura ;
-ha un punto di rottura superiore al vetro ed inferiore al policarbonato;
-è più tenero e sensibile ai graffi e alle abrasioni; a questo generalmente si ovvia con un opportuno rivestimento;
-può essere modellato per riscaldamento (termoformatura) a temperature relativamente basse (ha temperatura di transizione vetrosa pari a 110 °C circa);
-è più trasparente del vetro alla luce visibile;
-a differenza del vetro, esistono alcune formulazioni che non fermano la luce ultravioletta;
-è trasparente alla luce infrarossa fino a 2800 nm, mentre la luce di lunghezze d'onda maggiore viene sostanzialmente bloccata; esistono specifiche formulazioni di PMMA atte a bloccare la luce visibile e a lasciar passare la luce infrarossa di un dato intervallo di frequenze (usate, ad esempio, nei telecomandi e nei sensori rivelatori di fonti di calore).




QUESTA è LA STRUTTURA MOLECOLARE DEL POLIMETILMETACRILATO


UTILIZZI

Tra gli esempi delle sue applicazioni si annoverano i fanali posteriori delle automobili, le barriere di protezione negli stadi e le grandi finestre degli acquari, mentre uno dei maggiori mercati è il settore bagno dove viene impiegato per la realizzazione di vasche da bagno e piatti doccia. Veniva usato nella produzione dei laserdisc e occasionalmente è utilizzato nella produzione dei DVD; per questi ultimi (e per i CD) è tuttavia preferito il più costoso policarbonato, per via della sua migliore resistenza all'umidità.
Il PMMA possiede un buon grado di biocompatibilità con i tessuti umani, viene per questo usato nella produzione di lenti intraoculari per la cura della cataratta. Anche le lenti a contatto rigide sono realizzate con questo polimero; alcuni tipi di lenti a contatto morbide sono invece realizzate con polimeri simili.
In ortopedia il PMMA è usato come "cemento" per fissare impianti, per rimodellare parti di osso perdute o "riparare" vertebre fratturate. Viene commercializzato in forma di polvere da miscelare al momento dell'uso con metacrilato di metile (MMA) liquido per formare una pasta che indurisce gradualmente. Nei pazienti trattati in questo modo, l'odore del metacrilato di metile può essere percepibile nel loro respiro. Benché il PMMA sia biocompatibile, l'MMA è una sostanza irritante. Anche le otturazioni dentali sono realizzate con un "cemento" analogo. In chirurgia estetica, iniezioni di microsfere di PMMA sotto pelle vengono usate per ridurre rughe e cicatrici.

This post was edited by prospero (14-05-12 19:30 GMT+1 hour, ago)
tarta99



Online status

posts

#128   28-04-12 10:02 GMT+1 hour      
siamo Fiorentini e Santucci e qui scriveremo le informazioni su lo ldpe
LDPE
Il polietene (più comunemente noto come polietilene) è il più semplice dei polimeri sintetici ed è il più comune fra le materie plastiche.
Viene spesso indicato con la sigla "PE Ha formula chimica (-C2H4-)n dove n può arrivare fino ad alcuni milioni. Le catene possono essere di lunghezza variabile e più o meno ramificate.
polietilene è una resina termoplastica, si presenta come un solido trasparente (forma amorfa) o bianco (forma cristallina) con ottime proprietà isolanti e di stabilità chimica, è un materiale molto versatile ed una delle materie plastiche più economiche; gli usi più comuni sono come isolante per cavi elettrici, film per l'agricoltura, borse e buste di plastica, contenitori di vario tipo, tubazioni, strato interno di contenitori asettici per liquidi alimentari ("Tetra Brik Aseptic") e molti altri.
Il polietilene è stato sintetizzato per la prima volta accidentalmente dal chimico tedesco Hans von Pechmann nel 1898, mentre riscaldava del diazometano. I suoi colleghi Eugen Bamberger e Friedrich Tschirner analizzarono la sostanza bianca simile a cera sulle pareti del contenitore e scoprirono che conteneva delle lunghe catene di -CH2-, decisero di chiamare questa sostanza polimetilene.
La prima sintesi industriale fu scoperta (ancora accidentalmente) da Eric Fawcett e Reginald Gibson alla ICI Chemicals nel 1933. Il polietilene si era formato applicando una pressione di diverse centinaia di atmosfere su un contenitore contenente etilene e benzaldeide, anche stavolta notarono un materiale simile a cera sulle pareti del contenitore. La reazione era stata tuttavia innescata da tracce di ossigeno contenute nel contenitore e non fu possibile replicarla con successo fino al 1935, quando un altro chimico ICI, Michael Perrin, sviluppò una sintesi industriale riproducibile per la sintesi del polietilene a bassa densità (LDPE). La prima tonnellata di materiale dimostrò che questo aveva qualità impareggiabili come isolante elettrico, e nell'agosto del 1939 iniziò la produzione industriale, che fu interamente assorbita dalle necessità belliche (in particolare nelle tecniche collegate al radar).[1] Finita la guerra il polietilene rischiò di scomparire dai prodotti della ICI, ma i risultati delle ricerche su possibili nuove applicazioni dimostrarono che il polietilene era un materiale assai più versatile di quanto si fosse pensatoPolietilene a bassa densità (LDPE): è molto più ramificato dell'HDPE, è quindi un materiale più duttile e meno rigido, viene generalmente sintetizzato attraverso polimerizzazione radicalica



Brave! Ora riassumerei le tappe evolutive citando il primo grande impiego industriale del PE come rivestimento dei fili elettrici delle apparecchiature RADAR nella IIGM. Poi passerei allo sviluppo nel dopoguerra accennando alla evoluzione in LDPE e HDPE e infine al PET. Metterei alcuni esempi di prodotti in LDPE prendendo anche immagini dal web.

This post was edited by tarta99 (10-05-12 10:00 GMT+1 hour, ago)
usertipo

students

Online status

1 posts

#129   28-04-12 17:10 GMT+1 hour      
sono usertipo e qui farò vedere come si mettono degli appunti .
Ammettiamo per esempio di dover scrivere qui sul copolimero EVA
_________________________________________________________________________
Qui metto il testo ricavato da internet e sistemato sul blocco note come è stato spiegato in una lezione apposta.

---testo---
EVA è un copolimero costituito da acetato etilene-vinile

L'Etilene Vinil Acetato (spesso indicato con la sigla EVA) è una plastica copolimerica (etilene + acetato di vinile).

È utilizzato per realizzare prodotti particolarmente flessibili ed elastici.

Esempi di utilizzo
Nella produzione di panelli solari fotovoltaici vengono usati pannelli EVA per sigillare il tutto. Si prendono le celle, si assemblano, si poggiano tre pannelli di EVA e si pone sopra il vetro caldo; l'EVA fonde ed isola il tutto dall'aria.









Un altro esempio di utilizzo è dato dal designer Forrest Jessee che con questo materiale ha progettato e realizzato una tuta del sonno, la "Sleep Suit" capace di sostenere e proteggere il corpo in situazioni scomode. Più nota è l'applicazione nella produzione di ciabatte estive in gomma.




------------------------------
poi sistemerò meglio in seguito e integrerò con immagini usando i tag [img]indirizzo[/img]

This post was edited by admin (02-05-12 17:32 GMT+1 hour, ago)
tedda99



Online status

posts

#130   03-05-12 09:39 GMT+1 hour      
noi siamo lecci carrai e tersi e scriveremo le informazioni sul poristirolo
This topic is locked, new posts are not allowed.
Paolo Bacciottini--mail to Webkeeper